Aprono per l’Italia l’esposizione di I know my rights due scuole della provincia di Bergamo: la scuola primaria Dante Alighieri di Mapello e la scuola statale dell’infanzia di Palazzago.

Stupendo il coinvolgimento dei 52 bambini delle due classi terze, multietniche, della scuola elementare di Mapello durante la presentazione del progetto svolta in classe da Paola Cerea, esperta in diritti umani e Desk Officer di Annulliamo la Distanza che ha provocato piccole interessanti reazioni a catena. Cosa è un diritto, quali sono e che differenza c’è tra diritto e capriccio.
“Sapete che dire la vostra opinione è un vostro diritto? Gli adulti devono tenere in considerazione il vostro pensiero” ”Allora perché mia mamma mi dice sempre di stare zitto e che parlo troppo?”

Tutti i bambini hanno diritto ad avere un nome, un cognome e una nazionalità
“Tu sei fortunato, hai la doppia cittadinanza, italiana e nigeriana”
“Anche mio papà è siciliano!”
Come a dire, anche lui è nato lontano da qui e ha dovuto lasciare la sua casa. Perché stiamo parlando di sostanza e non di confini geografici ed ha ragione lei.

Scoprire che andare a scuola è un diritto prima che un dovere. Insomma, colti da un sensibile ribaltamento di prospettiva alcuni di loro sono andati poi da genitori avanzando con piena padronanza i propri diritti. Di riflesso, i genitori disorientati sono tornati a scuola chiedendo indicazioni sul da farsi. Esistono i diritti ed esistono i doveri.

Ed esiste la convenzione sui diritti dei bambini per farci riflettere, tutti.

I bimbi mezzani della scuola dell’Infanzia di Palazzago stanno affrontando adesso l’argomento. Ne vedremo presto delle belle!


Facebooktwitter