“Se c’è qualcosa che vorremmo cambiare in un bambino,
dovremmo prima esaminarla
e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.” (Carl Gustav Jung)
ARTICOLO 1
CHI SONO I BAMBINI
I bambini sono esseri umani di età inferiore ai 18 anni. Compiuti i 18 anni, sei adulto e hai gli stessi diritti dei tuoi genitori, degli insegnanti o dei vicini di casa.
ARTICOLO 2
IL DIRITTO DI NON SUBIRE DISCRIMINAZIONI
Tutti i bambini sono uguali. I governi si impegnano a garantire in qualsiasi momento i diritti a tutti i bambini, anche se provengono da un altro paese, hanno un altro colore di pelle, sono di sesso diverso, parlano un’altra lingua, credono in un altro Dio o non credono in nessun Dio. Anche se hanno genitori che pensano in modo differente dai tuoi e sono più o meno ricchi di te.
ARTICOLO 3
IL DIRITTO DI ESSERE TUTELATI, AL DI SOPRA DI TUTTO.
Gli Stati, le istituzioni pubbliche e private, i genitori o le persone che ne hanno la responsabilità, in tutte le decisioni che riguardano i bambini devono sempre scegliere quello che è meglio per tutelare il loro benessere.
ARTICOLO 5
IL DIRITTO DI AVERE I GENITORI VICINO
I genitori si occupano dei loro bambini, cercano di impegnarsi affinché non vengano violati i diritti dei loro figli e nell’assolvimento di questo compito vengono aiutati dallo Stato. I genitori sostengono e incoraggiano il bambino nella presa di coscienza dei suoi punti forti e deboli.
ARTICOLO 6
IL DIRITTO ALLA VITA
Ogni bambino ha il diritto alla vita. Tutti si devono impegnare per garantire a tutti i bambini la vita e un’infanzia vera. Che cosa significa in concreto? I bambini non devono patire la fame, devono poter ricevere le medicine quando sono malati, aver tempo di giocare, studiare ecc.
ARTICOLI 7 e 8
IL DIRITTO DI AVERE UN NOME E UNA NAZIONALITA’
Alla nascita ogni bambino riceve un nome. Ogni bambino ha il diritto di vivere e conoscere i suoi genitori. Ci sono bambini che non possono vivere con i propri genitori residenti in un paese lontano. Altri bambini provengono da un paese differente di quello dei loro genitori perché sono stati adottati. Nonostante abbiano nuovi genitori, questi bambini hanno il diritto di conoscere i loro veri genitori. I veri genitori sono quelli che ti hanno concepito e fatto nascere. Ci sono bambini che non hanno la cittadinanza, cioè non sono cittadini di nessuno Stato. Sono magari dovuti fuggire dal paese d’origine oppure sono stati adottati e hanno perso la loro cittadinanza.
ARTICOLO 9
IL DIRITTO DI ESSERE AMATI
Ogni bambino ha diritto di avere una famiglia. Può anche succedere che i genitori non si occupino dei propri figli. I giudici parlano con il bambino e cercano di scoprire quali sono le sue opinioni e i suoi desideri, ascoltano pure i genitori e interrogano persone che conoscono bene il bambino. In seguito si consultano, discutono e decidono dove è meglio vivere per il bambino. Anche se vive separato dai genitori, il bambino ha il diritto di mantenersi in contatto con loro, magari per lettera o per telefono oppure andando a trovarli.
ARTICOLO 11
I BAMBINI DEVONO ESSERE PROTETTI DA SPOSTAMENTI NON AUTORIZZATI
Gli Stati devono adottare tutti i provvedimenti per impedire spostamenti non autorizzati dei bambini, soprattutto se all’estero. Nessuno può portare via un bambino dal Paese in cui vive, nemmeno uno dei genitori, se l’altro non è d’accordo
ARTICOLI 12 e 13
I BAMBINI POSSO ESPRIMERE LE LORO OPINIONI
Ci sono cose molto importanti per un bambino: la separazione dei genitori, come trascorrere il tempo libero etc etc.
Il bambino ha il diritto di esprimere le proprie opinioni su tutto quello che lo concerne, opinioni che vanno rispettate al momento di prendere determinate decisioni.
ARTICOLO 15
IL DIRITTO DI RIUNIRSI E DI FARE AMICIZIA
I bambini hanno la libertà di fare amicizia, di ritrovarsi, di riunirsi esprimendo le loro opinioni, divertendosi e giocando insieme.
ARTICOLO 16
DIRITTO ALLA VITA PRIVATA
Ci sono probabilmente cose che un bambino non vuol dire a nessuno, delle piccole cose che si vogliono tenere per sè. Il diario, le lettere, il modo di vivere, la famiglia, tutto ciò appartiene al mondo del bambino. Nessuno ha il diritto di leggere le cose dei bambini senza il loro permesso, di pressarli con domande assillanti per poi andare in giro a raccontare i loro segreti.
ARTICOLI 19 E 34
DIRITTO DI ESSERE PROTETTI DAGLI ABUSI
L’Articolo 19 stabilisce che nessun adulto, nemmeno i genitori, possono trattare male un bambino: né picchiarlo, né trascurarlo, né umiliarlo, né sfruttarlo. E che lo Stato dove vive il bambino deve controllare e fare in modo che questo non avvenga, anche aiutando gli adulti che si occupano di lui, se questi hanno dei problemi economici o psicologici. Inoltre, l’articolo 34, sancisce che n nessuno ha il diritto di toccare un bambino se non lo desidera. Ci sono adulti che toccano i bambini in modo non piacevole, li picchiano o li prendono a calci. Sono cose che fanno male. Anche quando un bambino vieni toccato in modo strano ha il diritto di dire di no. Può rifiutarsi di farsi stringere e tenere da un adulto più a lungo di quanto vorrebbe.
ARTICOLI 20 E 21
IL DIRITTO DI AVERE UNA FAMIGLIA
I bambini che non hanno più i genitori o che vengono separati dalle loro famiglie necessitano di una protezione e di un’assistenza particolari. Gli adulti cercano un luogo adatto dove il bambino possa sentirsi al sicuro e a proprio agio. Far sentire a proprio agio può in questo caso significare che il bambino vive in un’altra famiglia, ma continua ad andare nella sua scuola e frequenta i suoi amici. Oppure vive in una famiglia nella quale si parla la sua stessa lingua e che crede nello stesso Dio. La nuova famiglia ospita il bambino, lo cura e lo ama. A volte lo adotta, altre volte invece il bambino vive in un istituto assieme ad altri bambini. I bambini adottati vivono in una nuova famiglia e ricevono lo stesso cognome e gli stessi diritti della famiglia.
ARTICOLO 23
I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI HANNO GLI STESSI DIRITTI DEI BAMBINI NORMO DOTATI.
I bambini che non riescono a vedere, sentire, camminare o parlare sono bambini disabili. Alcuni bambini, pur impegnandosi molto, hanno bisogno di parecchio tempo per imparare cose nuove. Altri bambini con handicap mentali non riescono a impararle del tutto.I bambini handicappati hanno gli stessi diritti de- gli altri bambini. Inoltre, hanno diritto a un aiuto e un’attenzione speciali, a ricevere cure mediche e terapie atte a curare e attenuare le conseguenze del loro handicap. Le scuole aiutano il bambino a condurre una vita per quanto possibile autonoma e gli consentono di imparare un mestiere. Nonostante le diversità, i bambini normali e quelli handicappati dovrebbero passare più tempo insieme, giocando, studiando e aiutandosi a vicenda.
ARTICOLO 24
IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLE CURE ADEGUATE
Ogni bambino ha diritto alla salute. Per questo i governi si impegnano in modo che i bimbi possano essere curati da un medico quando malati o hanno avuto un incidente; i bambini nascano sani occupandosi delle madri prima e dopo il parto; i bambini mangino alimenti sani e non debbano patire la fame e i bambini possano bere acqua pulita e respirare aria pulita.
ARTICOLO 26
Anche se lui o i genitori sono poveri, il bambino deve comunque potersi curare, e ha il diritto di beneficiare della sicurezza sociale come tutti i cittadini.
ARTICOLI 28 E 29
DIRITTO ALL’ISTRUZIONE E ALL’EDUCAZIONE
Tutti i bambini hanno diritto a ricevere un’istruzione. E che, per essere accessibile a tutti, la scuola primaria deve essere obbligatoria e gratuita. Lo Stato deve controllare che ogni bambino vada a scuola e deve aiutare la sua famiglia a fargli continuare gli studi, anche dopo che ha terminato la scuola primaria. Il bambino deve essere aiutato a scegliere il tipo di studi più adatti a lui. All’interno della scuola gli insegnanti non devono essere troppo severi e devono rispettare anche loro tutti i diritti che la Convenzione garantisce ai loro allievi.
Articolo 29, invece, spiega che lo scopo dell’istruzione è quello di sviluppare al meglio la personalità del bambino, i suoi talenti, le sue capacità mentali e fisiche.
L’istruzione deve prepararlo a vivere in modo responsabile e pacifico, in una società libera, nel rispetto dei diritti degli altri e nel rispetto dell’ambiente
ARTICOLO 30
IL DIRITTO DI VIVERE LA PROPRIA CULTURA
Se un bambino appartiene ad una minoranza, ha il diritto di mantenere la sua cultura, parlare la sua lingua e professare la sua religione.
ARTICOLO 31
DIRITTO AL GIOCO E AL RIPOSO
Tutti i bambini hanno il diritto di riposarsi, di giocare, di divertirsi, di esprimere la propria creatività e di partecipare alla vita artistica e culturale del paese in cui vivono.
ARTICOLO 32
IL DIRITTO DI NON ESSERE SFRUTTATI
E’ vietato sfruttare i bambini costringendoli a fare lavori troppo faticosi o pericolosi. Anche nel caso in cui la situazione economica della sua famiglia e del paese in cui vive rende necessario che un bambino lavori, il lavoro non deve occupare tutto il suo tempo, impedendogli di andare a scuola, di riposare e di giocare. E comunque gli Stati che hanno firmato la Convenzione devono stabilire un’età sotto la quale in nessun caso un bambino può lavorare, e controllare che gli adulti non sfruttino i più piccoli.
ARTICOLO 38
IL DIRITTO ALLA PACE
Ci sono paesi dove i bambini sono soldati e devono andare in guerra.
Ai bambini deve essere vietato di partecipare alla guerra.
Quando in un paese c’è la guerra, i bambini le donne e gli anziani hanno diritto ad una protezione speciale
ARTICOLO 39
Lo Stato adotterà poi ogni appropriata misura per assicurare il reinserimento sociale di un fanciullo vittima di
conflitto armato, tortura, abbandono, sfruttamento o maltrattamento.